Tu leggi? Io scelgo! – Recensione “Iron Flowers” di Tracy Banghart

Oggi sono felicissima di presentarvi la recensione di Iron Flowers, un distopico davvero stupefacente che ho scelto di leggere per l’iniziativa “Tu leggi? Io scelgo” dove varie blogger scelgono la lettura tra la recensioni di un altro blog che gli viene assegnato.
Davvero una bellissima esperienza che ripeterò anche il mese prossimo.
Ma ora via con la recensione, ho tanto da dirvi e spero di farlo bene nonostante la febbre!


Iron Flowers
Tracy Banghart
DeA
Pagine: 384
Uscita: 29 maggio 2018
Prezzo cartaceo: 15,90 €
Prezzo ebook: 6,99 €


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Solo il coraggio di una donna può cambiare il mondo.

Audace, potente, magnifico. Un fantasy imperdibile, romantico come The Selection e brutale come Il racconto dell’ancella.

Non tutte le prigioni hanno le sbarre. In un mondo governato dagli uomini, in cui le donne non hanno alcun diritto, due sorelle non potrebbero essere più diverse l’una dall’altra. Nomi è testarda e indisciplinata. Serina è gentile e romantica, e sin da piccola è stata istruita per essere un esempio di femminilità, eleganza e sottomissione. Sono queste le doti richieste per diventare una Grazia, una delle mogli dell’erede al trono. Ma il giorno in cui le ragazze si recano nella capitale del Regno, pronte a conoscere il loro futuro, accade qualcosa di inaspettato che cambierà per sempre le loro vite. Perché, contro ogni previsione, è proprio l’indomabile Nomi a essere scelta come compagna del principe, e non Serina. E mentre per Nomi inizia una vita a palazzo, tra sfarzo e pericolosi intrighi di corte, sua sorella, accusata di tradimento per aver mostrato di saper leggere, viene confinata sull’isola di Monte Rovina, un carcere di donne ribelli in cui, per sopravvivere, bisogna combattere e uccidere. È cosi che entrambe si trovano prigioniere, l’una di una gabbia dorata e l’altra di una trappola infernale. Per le due sorelle la fuga è impossibile: un solo errore potrebbe significare la morte. E allora, quando non c’è soluzione, l’unica soluzione è cambiare le regole.

Un romanzo ribelle, all’insegna del girl power. Una storia che spinge a dire basta e a reagire. Perché nessuno ha il diritto di decidere per te.


L’autrice


Cresciuta nelle campagne del Maryland, tra scoiattoli volanti e campi di granoturco, Tracy Banghart ha conseguito un master in editoria presso la Oxford Brookes University, in Inghilterra. Ha una passione sfrenata per i cupcake e sin da piccola si è dedicata alla scrittura. A causa del lavoro del marito nell’esercito, si sposta continuamente insieme a tutta la famiglia, ma in estate riesce sempre a tornare nella magnifica isoletta di Temagami, in Canada.


Recensione


Volevo leggere questo libro dalla sua data di uscita ma solo questo mese sono riuscita a prenderlo e a leggerlo, complice anche l’iniziativa di cui ho iniziato a far parte.
Avevo grandi aspettative a riguardo, le premesse c’erano tutte.
Ma ciò che pensavo di trovare si è rivelato sbagliato.
Le protagoniste del libro sono Nomi e Serina, due sorelle divise da pochi anni di età.
Serina è stata cresciuta con un solo scopo nella vita: diventare una delle Grazie, ovvero una delle tre consorti che il Supremo sceglie ogni tre anni.
La grazia, il suono dell’arpa, la mestà, il ricamo… queste sono le doti che ha imparato.
Nomi dal canto suo è cresciuta per diventare la sua ancella a corte, cosa che potrà cambiare il destino della loro famiglia. Nomi a differenza della sorella ha un animo ribelle e odia tutti gli obblighi imposti dal patriarcato, tant’è che si è fatta insegnare dal gemello Renzo a leggere.
Alle donne è vietato imparare a leggere o scrivere, scegliere chi sposare o casa fare della propria vita.

“A Viridia, le donne venivano oppresse perchè gli uomini avevano paura di loro. Le donne avevano governato il Paese, e la storia le aveva screditate. Cancellate.”

Il massimo a cui possono aspirare è proprio diventare una delle Grazie.
Così Serina e Nomi si dirigono a palazzo, il Supremo è malato e sta per abdicare. Toccherà cosi al suo Erede Malachi prendere il suo posto e fare la scelta delle sue prime Grazie.
Contro ogni aspettativa l’Erede sceglie Nomi invece di Serina, insieme ad altre due ragazze.
Tra il rifiuto di Nomi e lo sgomento di Serina, quest’ultima viene scoperta con un libro in mano e condannata a passare il resto dei suoi giorni a Monte Rovina, una prigione femminile letale in cui le varie fazioni combattono tra di loro per la sopravvivenza.
Il mondo di ognuna delle due sorelle verrà sconvolto ripetutamente e completamente capovolto, in colpi di scena e scene cruente.
In un susseguirsi di capitoli in cui si scambiano i punti di vista di Nomi e Serina, la storia si dipana in maniera forte e sorprendente.
Sin dall’inizio pensavo che sarebbe stata Nomi la mia preferita tra le due ma è stata Serina quella ad avere la crescita più interessante.
Un libro con un potere immenso, che fa emergere tutto il coraggio e la volontà di agire di due donne, in una società che le condanna.

“Noi non siamo fiori” disse con voce decisa. “Come hai detto tu, Oracolo, siamo fatte di cemento e filo spinato. Noi siamo fatte di ferro. 

Ho amato questo libro anche per il suo forte messaggio femminista.
Un libro che non solo consiglio di leggere ma che è salito prepotentemente in cima alla lista dei miei libri preferiti in assoluto.
Impossibile staccarsi una volta iniziata la lettura, emozionante, sconvolgente e coinvolgente.
Un mix meraviglioso in cui tuffarsi e di cui innamorarsi.
Ora aspetto impaziente il seguito, visto il finale scioccante!
Ma se non lo avete ancora fatto, leggetelo, è un libro che supera qualsiasi descrizione io possa darvi.
Anche se la trama è già di per se accattivante, sono certa che, per qualsiasi tipo di lettore, sarebbe una piacevole sorpresa.


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16 risposte a "Tu leggi? Io scelgo! – Recensione “Iron Flowers” di Tracy Banghart"

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  1. io ci riprovo visto che ieri il mio commento non è andato a buon fine.
    allora questo libro lo avevo visto proprio alla sua uscita in libreria, in molti lo avevo acquistato e poi recensito ma io per quanto affascinata dalla trama non mi sono mai decisa a leggerlo. sono molto felice che a te sia piaciuto ed ancor di più perchè questa è la tua prima partecipazione alla rubrica ed iniziare in modo positivo è sempre bello.

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  2. L’idea della storia mi è piaciuta ma non è stata sviluppata bene a mio parere e ci sono alcune cose che non mi hanno convinto del tutto anche se sono curiosa di leggere il seguito

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