Bentrovati giornalini! L’articolo di oggi fa parte del #BBMagicalTour, blogtour organizzato da tantissime blogger per parlare proprio di… Book Blogger! Giulia Ciarapica ha scritto Book blogger. Scrivere di libri in Rete: come, dove, perché, un manuale che illustra secondo la scrittrice quello che per molti sta diventando un vero lavoro e soprattutto una grande passione.
Abbiamo avuto il piacere di parlare con lei e la professionalità della Ciarapica è indiscutibile.
Scopriamo cosa ci ha detto.
Book blogger. Scrivere di libri in Rete: come, dove, perché
Giulia Ciarapica
Franco Casati editore
Data di uscita: 8 Febbraio 2018
Pagine: 144
Prezzo cartaceo: 12.00 €
Chi è il book blogger e cosa fa? Cosa significa oggi fare critica letteraria 2.0? Il libro di Giulia Ciarapica propone un percorso attraverso i diversi modi di raccontare i libri in Rete: dal blog ai social network e YouTube, tutti gli strumenti sono utili per parlare di letteratura e per farlo in modo originale, fresco, ironico e creativo. Senza dimenticare però che dietro ogni blogger c’è prima di tutto un lettore, che ogni giorno si informa, confronta testi e cerca di trasmettere la propria passione al pubblico (piccolo o grande che sia) con un linguaggio chiaro e semplice. Partendo dai ferri del mestiere e dalla scelta dei testi, passando per le fasi della recensione e i relativi stili, senza lesinare consigli pratici e di lettura, Book blogger ci conduce alla scoperta di un mondo in grande fermento, provando anche a tracciare una mappa per orientarcisi: dai primissimi portali e lit-blog italiani alle ultime tendenze sui social, per arrivare ai siti contemporanei più attivi e seguiti e al fenomeno degli youtuber.
L’intervista
1.Ciao Giulia, è un piacere conoscerti. Ti seguo da un po’ anche su Instagram e sei
sempre sorridente tanto che la tua gioia è contagiosa. Qual è il tuo segreto? Hai una
routine giornaliera?
Il mio segreto? Non saprei a dire il vero, perché non me ne rendo conto. Voglio dire, io sono così di natura, mi sveglio al mattino e sorrido perché mi sento una donna fortunata: fortunata perché posso fare un lavoro che mi piace (nonostante i tanti sacrifici, ma questo fa parte del gioco), fortunata ad avere una famiglia che mi sostiene, e fortunata perché vivo bene la mia vita con me stessa. Mi conosco (non del tutto, forse, ma abbastanza bene), mi piaccio – nonostante i ventimila difetti – e mi accetto. In fondo, credo sia questo il segreto, se di segreto vogliamo parlare. Per quanto riguarda la routine, solitamente mi sveglio alle 7.15, inizio a lavorare intorno alle 8, 8.30, e organizzo il da farsi: ci sono giorni in cui leggo e basta, altri in cui scrivo e basta, altri ancora in cui devo dividermi fra le lezioni a scuola (mi riferisco ai laboratori, ovviamente) e le trasferte su e giù per l’Italia (presentazioni, festival, incontri culturali). Il bello è che so quando la giornata inizia ma non so mai quando finisce.
2. Quali sono secondo te i requisiti immancabili che un blog letterario deve avere?
Un lit-blog, secondo me, dovrebbe innanzitutto monitorare la qualità dei prodotti che promuove, cioè dei libri che recensisce. Sai, non è scontato, a volte si rischia – per pigrizia o per comodità– di fare scelte non sempre brillanti. Il che ci sta, siamo esseri umani e non macchine, ma dovremmo cercare (io in primis) di mantenere alto il nostro livello. Dopodiché, potremmo tentare di muoverci seguendo una linea divertente, divertita e ironica, ma soprattutto coinvolgente, così che il nostro pubblico percepisca l’entusiasmo che mettiamo quando facciamo il nostro lavoro. E poi dovremmo cercare di essere sempre sinceri, nel bene e nel male.
3. Quali sono le 3 cose a cui non potresti mai rinunciare nella vita?
La famiglia, il cibo e i libri. Allargandomi un po’: la famiglia intesa come amore, dunque le varie forme d’amore possibili – da quella fra uomo e donna, a quella fra amici, fino ad arrivare a quella fra componenti familiari. In fondo, la famiglia non è solo quella in cui nasciamo, ma è anche quella che decidiamo consapevolmente di formare con altre persone nel corso del tempo. Il cibo perché secondo me è una fonte di gioia, di scoperta (adoro “studiare” gli ingredienti, apprendere tutte le curiosità sugli alimenti, “analizzare” il cibo da vicino, insomma) e perché ovviamente sono una mangiona (che cerca di mettersi continuamente a dieta ma con magri risultati. Ecco, almeno loro sono magri). E infine, va beh, i libri lo sappiamo tutti il perché, che ve lo dico a fare? Ci sto costruendo una carriera.
4. Hai progetti letterari per il futuro?
Eh … Chissà. Chissà.
5. Quali sono i libri che più hai amato e che secondo te tutti dovrebbero leggere?
Di sicuro “L’isola di Arturo” di Elsa Morante, che resta il mio libro preferito. Poi, senza ombra di dubbio, consiglierei a tutti gli amanti dei libri e della grande letteratura “Stoner” di John Williams.
E ancora, “Viaggio nel passato” di Stefan Zweig, “Le braci” di Sàndor Màrai, “Un amore” e
“Sessanta racconti” di Dino Buzzati. Non da ultimo consiglierei “Umiliati e offesi” di Dostoevskij.
Questi sono alcuni – pochi in verità, ce ne sarebbero molti altri – dei testi su cui mi sono formata e che mi hanno aiutato a crescere e a diventare, nel bene e nel male, quello che sono oggi.
Un grazie a Giulia per essere stata con noi. Vi ricordo che il blog tour non finisce qui! Vi lascio il calendario con gli articoli già pubblicati e quelli che verranno:
Complimenti cuore mio, bellissimo articolo e interessante intervista… Grazie .. ti abbraccio 😊😊💖💖💖💖💖
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