Eccoci al primo appuntamento di una delle tante nuove rubriche del sito.
In questo spazio tratteremo dell’editoria in tutti i suoi frangenti… i casi editoriali, il modo di pubblicare, consigli per gli scrittori e sulla scrittura e veramente tanto altro.
Ma tratteremo anche particolari argomenti che riguardano il mondo dei libri in generale.
Lo spunto per l’argomento di oggi mi è venuto scorrendo la home di Facebook, ho trovato più di un post riguardante due nuovi libri pubblicati dalla Newton Compton con commenti non molto entusiasti.
Ma andiamo con ordine.
Ormai si parla di sessismo a destra e a manca, continuamente, spesso anche arrivando a degli estremi ed esagerando.
Ma è ancora e purtroppo una realtà che maschi e femmine non sono visti come esseri umani e senzienti dotati degli stessi diritti e di una sfera emotiva, artistica e personale vastissima che può includere gli interessi più disparati.
Troppo spesso la donna è ancora vista come la casalinga disperata e la società è sempre patriarcale.
Ci sono continue lotte a riguardo e non è questa la sede giusta per alimentarle.
Voglio solo porre all’attenzione un caso di due pubblicazioni.
Tutti conosciamo la Newton Compton, è una delle case editrici più famose in Italia e ha spesso fatto lodevoli iniziative e portato la grande letteratura a portata di tutti con i libri a 0,99 € o le raccolte dei grandi autori a prezzi davvero stracciati.
Complimenti Newton Compton, tuttavia questa volta hai fatto un fallo degno di un calcio di rigore.
Nelle librerie già spesso troviamo schematizzate le sezioni per donne e per uomini, dove ovviamente come libri adatti a un pubblico femminili vengono segnalati per lo più romanzi rosa.
E per quanto c’è da dire (e anche le classifiche ne sono una prova) che questa branca della letteratura va per la maggiore in un pubblico “in gonnella”, credo che questi stereotipi non invitano certo un pubblico maschile ad avvicinarsi a certe letture.
Detto ciò, la cosa più importante di tutte. il vero fulcro, è che la lettura, così come ogni forma d’arte (come tutto nella vita a dire il vero) non deve assolutamente avere distinzioni sessuali!
Questo è ciò che penso fermamente e che mi fa rimanere basita quando leggo queste differenziazioni.
Ricordo che tempo fa fece scalpore una cosa simile ma rivolta a un pubblico ancora più giovane, ai bambini. Da una parte principesse e make up dall’altra macchinine ed esperimenti scientifici.
Ora vediamo questi due libri dividere dei capolavori della letteratura in ragazze e ragazzi.
Rabbrividisco solo a scriverlo.
Poi davvero vogliamo condizionare le menti dei più giovani così prematuramente? Abbiamo davvero il coraggio di lamentarci se poi crescono con determinate mentalità?
Si parte dalle piccole alle grandi cose.
Ma analizziamo ora i due libri in questione.
Da una parte troviamo “I magnifici 7 capolavori della letteratura per ragazzi“, copertina blu e foto di grandi scrittori in copertina.
Al suo interno:

E questo è quanto.
Ma mentiremmo se dicessimo che tutto ciò non condiziona le vendite.
La cultura e la curiosità sono per chi le vuole prendere e scoprire.
Per chi le vuole vivere.
Grazie per questo articolo, devo ammettere che anche a me questa casa editrice mi piace; ma concordo pienamente con ciò che hai scritto,, già quando si nasce ci sono indirizzi e cose che quasi obbligati bisogna seguire, se hai una bimba, ci vuole il fiocco rosa, se è un maschi, azzurro… ma caspita e se voglio prenderlo bianco, verde, giallo, arancione ??? Lo stesso per gli abiti… se femmina, gonne, abiti ecc,.. se maschio pantaloni e maglia…
Troppi bagagli degli avi e stereotipi fissi che andrebbero seguite… e ci sono poi i pregiudizi, e gli altri genitori come la pensano, e gli altri bambini come si comportano… allora per un apparente protezione, ci facciamo trasportare e condizionare dalla massa… man mano si cresce e anche qui nel corso delle fasi della vita, si vedono numerose differenze, che non solo feriscono ma ci condizionano… quando poi arriviamo a quell’età in cui potremmo decidere un minimo con la propria testa, abbiamo cmq quel bagaglio che ci segue imperterrito…
Per arrivare al punto delle due raccolte, sono storie molto belle e queste distinzioni sono una sorte di discriminazione per entrambi i sessi; e purtroppo ci saranno persone condizionate da questa distinzione… personalmente dico che avrebbero fatto meglio appunto dividere si in due libri ma miste – I magnifici 7 capolavori della letteratura n1 e n2 – già ci si mettono le mentalità retrograde e attaccate a culture troppo radicate a creare discriminazione, ci mancano anche i libri, i giochi, e ciò che invece dovrebbe servire a crescere… Non che anche la scuola, che tarpa le ali con uno stereotipo di apprendimento seriale, che mette in ombra le vere attitudini personali… chissà se cresceremo mai…
– Monica Finotello –
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Ho letto il tuo articolo e per quanto i tuoi pensieri siano più che giusti non ho una visione così negativa del fatto. Tutto questo gridare al sessismo degli ultimi tempi mi sembra abbia un po’ travisato il suo significato e le sue motivazioni di fondo. Da donna e madre non mi sentirei offesa se la “zia di turno” regalasse le suddette letture da ragazze alla mia bambina. Sono testi straordinari scritti e pensati probabilmente per un pubblico più femminile che maschile. Infatti che lo si ammetta o meno quando si scrive, si compone o si crea un qualsiasi prodotto destinato a un pubblico lo si fa immaginando un possibile fruitore. Non ritengo un comportamento sessista dire che alice nel paese delle meraviglie sia una buona lettura per una ragazza tanto che alice o piccole donne rappresentano l’ideale di ragazza forte, indipendente, intelligente… Riporto un esempio personale: alla mia bambina é stato regalato il libro “Storie della buonanotte per bambine ribelli” e anche su questo testo avevo sentito critiche di sessismo eppure mi sembra una letura molto interessante e che potrà stimolare mia figlia in futuro. Concludo dicendo che nel passato libri e racconti che erano relegati alla sola lettura femminile sono stati poi considerati veri e propri capolavori che ora non subiscono più alcuna distinzione (per esempio il genere gotico). Secondo me in fondo leggere di alice o di tom sawyer non porti una ragazza o un ragazzo a sviluppare sentimenti sessisti anzi; molto banalmente penso che per una ragazza o per un ragazzo che si sta formando sia molto più semplice e immediato immedesimarsi con eroi del proprio sesso.
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